Hai visto "Fratelli d'Italia".
Ti è piaciuto, o NON ti è piaciuto.
Vuoi commentare una scena, parlare del film, rivolgerti al regista, o ai protagonisti.
Qui puoi farlo.

Lascia un commento, un'osservazione, fai una critica, una domanda, il regista e i protagonisti ti risponderanno.

lunedì 3 ottobre 2011

Sarà presentato martedì 11 Ottobre il DVD di Fratelli d’Italia

Il prossimo Martedì 11 Ottobre,
alle ore 18,00,
presso la libreria dell’Auditorium di Roma
sarà presentato alla stampa specializzata il DVD del film documentario
Fratelli d’Italia.

Il film, diretto da Claudio Giovannesi e prodotto dalla Associazione Il Labirinto,
ha partecipato al Roma Film Festival 2009, ottenendo la Menzione Speciale della Giuria.

Successivamente il film è stato distribuito da Cinecittà Luce in alcune sale italiane, presentato in moltissime matinee scolastiche e in autorevoli sedi istituzionali, tra cui l’Istituto italiano di cultura di Parigi, la Provincia di Roma, la Camera dei Deputati.

Il film è stato selezionato ai Nastri d’Argento del 2010 ed ha avuto una eccezionale accoglienza della critica e del pubblico che ha avuto la possibilità di vederlo in sala.

La versione in DVD è corredata da un utile Vademecum di testi scritti da Claudio Giovannesi, Alessandra Guarino, Marco Lodoli, Alessandro Paesano e Giorgio Valente.

La promozione del film è stata sostenuta dalla Roma e Lazio Film Commission, mentre le ricerche documentarie da cui muove il film sono nate nell’ambito del progetto di didattica del cinema EDUCINEMA, realizzato da Il Labirinto fin dal 2003 in molte scuole medie superiori del Lazio, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio.

All’incontro di martedì 11 Ottobre saranno presenti:
Claudio Giovannesi,
il giovane Nader Sarhan,
Luciano Sovena,
Giulia Rodano,
Giorgio Valente,
Alessandra Guarino.


La presentazione sarà di Mario Sesti.

lunedì 6 settembre 2010

Fratelli d'Italia alla IX edizione di Festad'Africa Festival Teatro Palladium
15 settembre 2010 ore dalle 19.00

Diversità culturale un bene di tutti

Con questo titolo viaggia la IX edizione di Festad'Africa Festival,è piccolo festival internazionale, dalle grandi ricadute sociali e culturali, che dà appuntamento al pubblico romano al Teatro Palladium- Università Roma Tre,
Piazza Bartolomeo Romano, 8, zona Garbatella, dal 15 al 18 settembre 2010.

Festad'Africa è ideato e diretto dall'attrice e regista Daniela Giordano, e organizzato, dal 2002, dal CRTscenaMadre, ha contribuito a creare in Italia e in Europa una conoscenza diversa del continente africano, promuovendo la circuitazione e la presentazione di grandi spettacoli provenienti dall'Africa o creati in coproduzione, contribuendo anche al rinnovamento della proposta di spettacolo sul territorio nazionale e offrendo nuove possibilità di lavoro a giovani artisti, tecnici, specialisti nel campo dell'arte o dello studio.


La nuova composizione della società contemporanea nella quale viviamo - dice Giordano - multietnica e multiculturale, ci obbliga a riflettere sul valore delle diversità come opportunità per approfondire il valore della nostra identità in relazione e nel dialogo con culture differenti.
La grande crisi economica globale porta con sé il grave rischio èd i comportamenti violenti e razzisti che bisogna contrastare, alimentando e sostenendo la promozione, la produzione e la circuitazione delle idee e dell'arte. L'impoverimento culturale è infatti alla base dei comportamenti xenofobi e di intolleranza religiosa dei quali siamo testimoni.
E necessario non abbassare la guardia e impegnarsi in azioni vigorose che  creino costantemente le occasioni per un confronto costruttivo e di dialogo interculturale.
Con questa consapevolezza abbiamo deciso di realizzare la nona edizione, malgrado il festival abbia subito quest'anno dei pesantissiimi e ingiustificati tagli nei finanziamenti.
I risultati che Festad'Africa Festival ha conseguito dal 2002 a oggi, confermano che  possibile e strategico, ma soprattutto etico e morale, investire nella cultura contemporanea, e che questa azione culturale, sociale e politica, va difesa, con il nostro utonomo agire, da noi liberi cittadini e da noi artisti, in particolar modo, quando le istituzioni sono disattente o impotenti
.


Il Labirinto-progetto educinema partecipa al Festad'Africa Festival, con due documentari fortemente caratterizzati per l'attenzione ai giovani immigrati di seconda generazione.

Sei del mondo, (Italia, 2006) per la regia di Camilla Ruggiero, cortometraggio realizzato all'Istituto G. Galilei di Roma, grazie a un contributo della Provincia di Roma nel quale sei ragazzi raccontano con totale sincerità il loro difficile inserimento nella realtà quotidiana del paese che li ha accolti, dalla scuola al rapporto con i compagni italiani, al mondo degli affetti e alle consuetudini che si portano dietro, dalla famiglia e dal Paese di origine.

Fratelli d'Italia, (Italia, 2009) di Claudio Giovannesi, un film documentario girato presso l'Istituto tecnico commerciale P.Toscanelli di Ostia, premiato a festival del film di Roma del 2009 e distribuito in sala da Cinecittà Luce e mentre molte scuole lo hanno adottato per approfondire il tema dell'intercultura.

I due film sono preceduti dal una tavola rotonda Immigrazione-Cittadinanza evento inaugurale della IX edizione del festival, al teatro Palladium dalle 19 alle 20 di mercoledì 15 settembre p.v.

La tavola rotonda prende spunto dal XVIII Rapporto Caritas Migrantes secondo il quale il numero di immigrati in Italia, ha raggiunto quasi 4.000.000 di presenze regolari nel 2008. Di questi, circa 900.000 mila sono giovani e la metà di questi, giovani donne. Quale futuro per questi giovani? Quale futuro per i giovani nati in Italia, all'anagrafe italiani, ma senza cittadinanza? Quale rivoluzione culturale dobbiamo mettere in atto,
per trasformare lo ius sanguinis in ius soli?

Alla tavola rotonda partecipano, tra gli altri, L'On. Fabio Granata, Isabella Rauti, presidente commissione Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio Maruan Oussafi, responsabile nazionale di Anolf Giovani di II Generazione, l'autore e regista Claudio Giovannesi.
Conduce l'incontro Marino Sinibaldi, giornalista, direttore di RaiRadioTre .


Il festival gode anche per il 2010 dell'Adesione e il Premio diRappresentanza del Presidente della Repubblica Italiana e dei patrocini di Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero agli AffariEsteri, Ministero per i Beni Culturali, Ministero per le Pari Opportunità,Commissione Italiana - UNESCO, Ambasciate di Senegal e Tunisia.

Ci vediamo il 15 settembre 2010 al teatro Palladium dalle 19 in poi!

venerdì 7 maggio 2010

Il film è in sala al Nuovo Olimpia di Roma

Siamo in sala al Nuovo Olimpia di Roma!


Alin, Masha e Nader immigrati di seconda generazione
Non consideratelo solo un film sui figli degli immigrati, sull’identità degli immigrati di seconda generazione, ma anche una pellicola sugli adolescenti e i loro conflitti con la scuola e la famiglia. Non c’è alcuna retorica buonista, racconto senza esprimere giudizi”. Così il 31enne regista Claudio Giovannesi, esordio nel lungometraggio con La casa sulle nuvole, parla del suo documentario Fratelli d’Italia, in sala il 7 maggio distribuito da Cinecittà Luce e menzione speciale della giuria del Festival di Roma, sezione L’altro cinema-Extra, “per lo sguardo sorprendente e incalzante con il quale entra nella vita vera di tre adolescenti figli di immigrati”.

Il rumeno Alin, la bielorussa Masha e l’egiziano Nader, tutti e tre allievi dell’Istituto statale ‘Toscanelli’ di Ostia, peraltro cittadini italiani, sono i protagonisti autentici e straordinari, con il loro accento romanesco miscelato con la lingua d’origine, delle loro vite quotidiane da adolescenti. La cinepresa li pedina in questa loro complessa età di passaggio, che prepara l’ingresso tra gli adulti, fatta di contrasti con le regole richieste da genitori e scuola, di difficili compromessi con la loro origine e con le tradizioni straniere cui appartengono.

Fratelli d’Italia è un documentario anomalo che s’avvicina alla finzione, e ho raccontato la vita di questi tre ragazzi negli interni di famiglia, nelle aule scolastiche e in gruppo con gli amici. Prima delle riprese ho conosciuto nella scuola di Ostia le storie di numerosi ragazzi e una volta scelte le vicende più interessanti, ho chiesto ai soggetti di non esibirsi e dimenticare la presenza della camera”.
E il risultato è uno straordinario spaccato di una società multietnica, soprattutto il terzo e più articolato episodio con il giovane Nader, nato a Roma, alle prese con l’educazione musulmana della famiglia che lo vorrebbe vedere insieme a una ragazza della sua stessa fede religiosa e non a un’italiana.

“Il confine che mi sono dato durante le riprese è stato di far accadere le cose che potevano accadere – spiega il regista – e poiché ritengo peggiore la menzogna o la bugia ho lasciato nel film la bestemmia, le frasi contro gli ebrei e i neri, quelle pronunciate dall’amico di Nader simpatizzante di Forza nuova”.
Giovannesi spiega poi di aver sviluppato un suo precedente documentario Welcome Bucarest (2007), premiato ai Festival di Bellaria e di Salina, con protagonista un giovane rumeno. Il produttore Giorgio Valente (Il Labirinto) gli ha poi fatto conoscere la realtà dell’Istituto Toscanelli dove più del 15 per cento degli studenti è di origine straniera, scuola inoltre selezionata per il Progetto Educinema sul linguaggio audiovisivo, sostenuto dall’assessorato alla Cultura della Regione Lazio.

Per ora il documentario esce in 5 copie, in attesa di vedere l’accoglienza in sala. “Intendiamo seguire lo stesso percorso de La bocca del lupo il documentario di Pietro Marcello, sapendo che abbiamo il compito come Cinecittà Luce di distribuire opere come quella di Giovannesi”, afferma l’amministratore delegato Luciano Sovena.
Già ora e per il prossimo anno scolastico è possibile organizzare delle matinées di Fratelli d’Italia per gli studenti delle scuole medie superiori.

Per prenotarsi è disponibile il Numero Verde 800144961. Il sito del film http://www.fratelliditaliailfilm.it/ propone una sezione Progetto Scuole con alcun contributi utili per una preparazione alla visione o per dibattiti successivi.

dal sito di Cinecittà Luce

venerdì 16 aprile 2010

venerdì 9 aprile 2010

Ho girato questo documentario...

...perché l’Italia, al mio sguardo, è un paese che nel 2009 non riesce ancora ad avere un’identità multietnica, si nasconde dietro un’illusione di orgoglio nazionale e non vuole conoscere il valore positivo della multicultura.
Considero fondamentale ed emozionante ogni forma di melting pot: il crogiolo, l’amalgama, all’interno di una società di esseri umani, delle etnie, delle culture e delle religioni.
La popolazione che chiamiamo immigrata è in realtà il nostro nuovo tessuto sociale, una ricchezza che va accolta nella sua complessità e nelle sue inesauribili contraddizioni.
Questo documentario è il risultato di una collaborazione iniziata nel 2007 con l’Istitituto Tecnico Commerciale “Paolo Toscanelli” di Ostia. Quasi il trenta per cento degli studenti del Toscanelli è di origine non italiana, di provenienza molteplice: una comunità emblema di un territorio, quello di Ostia, la cui identità, molto più della capitale, è assolutamente multietnica.
Ho scelto come protagonisti tre adolescenti di origine straniera: le loro storie hanno come tema l’identità, raccontata nel privilegio della quotidianità, nell’osservazione dei loro rapporti interpersonali e dei loro conflitti.
Alin, nato in Romania: la sua storia è il conflitto e il desiderio di comunicazione, vissuto tutto all’interno della scuola, tra la sua appartenenza rumena e la comunità italiana di compagni di classe e professori che lo circonda per metà della sua giornata.
Masha, nata in Bielorussia, adottata da una famiglia italiana: la sua storia è il confronto con il proprio passato, con il ritorno alla propria origine.
Nader, immigrato di seconda generazione, nato a Roma da genitori egiziani: la sua storia è il conflitto, vissuto all’interno delle mura domestiche, con la propria cultura; il confronto tra il suo sangue egiziano e il suo essere italiano.
Ho provato a considerare il concetto di integrazione al di là della sua astrattezza utopica, ma calandolo all’interno della realtà. Mi sono accorto che l’integrazione, anche quando è fortemente desiderata, non sempre è realizzabile: è un percorso di esperienza e di formazione che non ha termine, e che necessita una difficile e responsabile ridefinizione dell’identità, in uguale misura, in entrambe le parti, quella autoctona e quella straniera.

Claudio Giovannesi
Sin d’ora e per l’intero prossimo anno scolastico 2010-2011 è possibile organizzare delle matinées rivolte agli studenti delle scuole superiori in tutta Italia.
Per le prenotazioni è disponibile il Numero Verde 800 144 961.